La scala scricchiolava, il vento ululava. Era una notte cupa, più cupa
del solito; ma nonostante tutto questo buio, quel bagliore bianco in
cielo era tornato dopo 28 giorni. Tutti nel paese di Heringford dormivano, del
resto erano le due e mezza. Jack stava sul campanile del paese e non si
rassegnava alla morte della madre. Aveva diciassette anni, era un vagabondo.
Non aveva una casa e si portava a presso il suo sacco a pelo. Aveva la strana
abitudine di volersi rifugiare in luoghi alti per sentirsi isolato, protetto o
importante. IN questa città aveva trovato il campanile come riparo. Prese il
sacco a pelo e salì le scale che scricchiolavano ad ogni suo passo.
Pensava continuamente a quell’ immagine ricorrente nella sua testa.
Sua madre che quando lui aveva solo tre anni si buttava giù da un campanile.
Jack purtroppo non conosceva il nome del campanile, né dove fosse situato;
sapeva che aveva una cantina nascosta però. Per questo viaggiava di campanile
in campanile per trovare la madre o qualche sua traccia. IL padre non l’ aveva
neanche conosciuto, neppure conosceva il suo nome. Stava per addormentarsi,
quando il vento gli passò tra i capelli; il vento era forte e spostò
leggermente la campana che fece un minimo rumore. Ancora una volta il vento
soffiò; Jack si sentì il pavimento di legno rompersi e in si trovò sospeso
nell’aria per poi cadere dopo solo un attimo su un nuovo terreno. Non sapeva
dove si trovava, se era un sogno che stava vivendo. La polvere si sollevò con
la sua caduta. Jack tossì, si rialzò spaventato; il suo cuore batteva veloce,
questa volta a differenza di sempre non era il solo a battere; ma c’ era
un'altra presenza in quella stanza. In quella cantina; era una donna, aveva i
capelli bianchi indossavo un abito di seta perlato che le stava aderente. I
capelli perfettamente in ordine. La veste era l’ unica cosa che aveva addosso e
le copriva anche i piedi. Arrivò uno spiffero di vento che malgrado il luogo
così chiuso era riuscito a penetrare, il vestito si alzò leggermente. I suoi
piedi cadavereschi erano a poco più di tre centimetri da terra. Era uno
spirito. E Jack la riconobbe subito; era lo spirito di sua madre, l’immagine
era chiara, quella di parecchi anni fa; riconosceva quella donna che era sua
madre e ora anche il campanile. La madre reagì come se avesse aspettato quel
momento da sempre: Amore mio, Jack vieni abbracciami, da ora potrai stare per
sempre con me. Senza saperlo era stato intrappolato dalla madre; per la prima
volta Jack avrebbe voluto lasciare quella donna, che aveva cercato per lungo
tempo ma che ora trovata l’aveva ingannato per averlo sempre con lui. Lo aveva
forzato a buttarsi giù dal campanile a sua insaputa come aveva fatto sua madre
a lei anni prima. Jack non poteva farci niente era stato intrappolato dalla
morte. Correva avanti indietro per cercare un’ uscita.. purtroppo invano. L’
apparenza, inganna.
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